Fuga a Parigi? Ecco l’itinerario giusto per voi

“Respirer Paris, cela conserve l’âme” affermava il poeta Victor Hugo nella sua dichiarazione d’amore per Parigi. Una città intensa, piena e terribilmente poetica. E non per il cliché del romanticismo che quasi minimizza la sua vera essenza. Questi ultimi tre giorni a Parigi sono stati un tripudio di emozioni e sensazioni a fior di pelle che difficilmente provo al primo incontro con una città nuova. Ed è forse questo il suo punto di forza: Parigi, per quanto nuova e sconosciuta possa essere, ha la straordinaria capacità di farti sentire bene come a casa tua.  Così tutto ciò che è nuovo diventa improvvisamente famigliare. Se tra i vostri progetti imminenti c’è l’intenzione di trascorrere qualche giorno nella capitale francese, vi lascio qualche consiglio di itinerario. Premesso che, per guardare bene tutta Parigi, tre giorni sono indubbiamente insufficienti, sappiate che si può fare qualche selezione importante, che sarà comunque meglio di niente. Il primo giorno, quello di arrivo, almeno per me, è sempre un giorno di orientamento da cui non bisogna pretendere mai troppo. Che alloggiate in pieno centro o in periferia, l’importante è avere una fermata metro dietro l’angolo, così da raggiungere i siti d’interesse nel minor tempo possibile, e magari, guardare più cose nello stesso giorno. Io ho alloggiato all’Easy Hotel che, pur essendo piuttosto distante dal centro storico, vanta la comodità di avere una fermata metro a circa 20 metri, per non parlare della meravigliosa boulangerie che vi ritroverete davanti, appena attraversata la strada. Con una ventina di minuti di metro, è stato piuttosto semplice raggiungere Place de la Concorde, situata nell’VIII arrondisement e collegata all’Arc du Triomphe dal meraviglioso viale degli Champs-Elysées. Da lì abbiamo raggiunto in metro il quartiere Montparnasse per soddisfare la nostra voglia di cucina orientale al Royal Dragon, una specie di mensa all you can eat di cucina cinese-giapponese, dove è possibile pranzare e cenare con 20-25 euro a testa, bevande incluse. Non lasciatevi scoraggiare dalla fila che scorre velocemente! Fortuna ha voluto che il nostro secondo giorno fosse la prima domenica del mese, dove i musei e le attrazioni di Parigi risultano gratuite per tutti, ma sempre su prenotazione obbligatoria. Abbiamo così selezionato i musei che volevamo vedere a tutti i costi: il Museo d’Orsay, in Rue de la Légion d’Honneur che accoglie numerosi capolavori dell’impressionismo in un’ex stazione ferroviaria di fine ‘800; e il Centro Pompidou, situato in Rue du Renard che vanta una collezione di arte moderna all’insegna della multidisciplinarità: design, architettura, fotografia, arti visive; il tutto ospitato all’interno di un edificio tubulare e colorato, che tra le altre firme riporta quella di Renzo Piano. Da lì, a pochi passi, c’è il Westfield Forum des Halles, enorme centro commerciale in cui perdersi tra shopping e assaggi gastronomici di ogni tipo. Il terzo giorno, lo abbiamo dedicato alla scoperta del quartiere latino, partendo dalla Chaint Capelle, siamo arrivati alla piazza di Notre Dame, fino a raggiungere la famosa libreria Shaekesper and Company, dall’altro lato della strada. Ne abbiamo approfittato per goderci una breve pausa ai tavolini dell’omonima caffetteria. Ci siamo rimessi in cammino per raggiungere la sontuosa Torre Eiffel, incantevole e straordinario simbolo di Parigi, soggetto dei migliori scatti fotografici da Piazza Trocadero, distante circa un paio di chilometri. Non dimenticatevi di riposarvi sulle comodissime panchine dei Giardini de Touileries e godervi la magica atmosfera di Parigi. Quarto e ultimo giorno, una breve visita alle Gallerie Lafayette Haussmann, in Boulevard Haussmann, nel IX arrondissement, primo e più importante centro commerciale del gruppo omonimo, risalente al 1912 e in perfetto stile art nouveau, che vanta una terrazza panoramica ad ingresso gratuito dove è possibile godersi un drink sui tetti di Parigi. A proposito di shopping, se siete ossessionati anche voi dalla ricerca del souvenir perfetto, potrete sbizzarrirvi al sesto piano della galleria che ne presenta di ogni tipologia. Ripresa la metro ci siamo fermati nell’immancabile e imperdibile quartiere di Montmartre, con le sue suggestive stradine, le lunghe scalinate adibite di corrimano e lampioncini deliziosi, fino a raggiungere la maestosa basilica del Sacro Cuore, la cui scalinata sembra essere il posto perfetto per ammirare il più bel tramonto parigino. Consigli utili: se sostate in città per 3 o 4 giorni optate per l’acquisto di un carnet di 10 biglietti validi per tutti i mezzi di trasporto (eccetto che per il collegamento con i tre aeroporti) al prezzo di 19€. Mentre se resterete in città più a lungo valutate l’opzione della Paris Pass, una card di abbonamento orario per tutti i tipi di trasporto che si convalida al primo viaggio. Se siete in un ristorante e volete ordinare dell’acqua ricordatevi di richiedere una carafe d’eau per evitare l’inconveniente di spendere 6/7 euro per una bottiglia. Le boulangeries disseminate ad ogni angolo di Parigi sono perfette per colazioni e pasti veloci, se si vuole spendere il meno possibile. Ricordatevi che tutti i musei e le attrazioni principali del paese sono gratuite fino agli under 26, ma resta consigliata la prenotazione. Che ci fate ancora qui?!

M.A.

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