Parole nuove: dissing, voce del verbo dissare
I media negli ultimi anni ci hanno indotto a familiarizzare con quello che possiamo considerare a tutti gli effetti un neologismo dell’italiano contemporaneo, e cioè la parola dissing. Si tratta di un sostantivo maschile, prestito non adattato dalla lingua inglese, che ha assunto il significato di “offesa tra amici”, che ha avuto origine nell’ambito della cultura hip hop, in particolar modo nella musica rap, dove assume il significato di prendere in giro, criticare o addirittura insultare uno o più persone, appartenenti allo stesso ambiente, attraverso il testo di una canzone. In quest’ultimo periodo si è sentito molto parlare di dissing, soprattutto in relazione all’affaire Fedez-Tony Effe, tuttavia, per rintracciare le prime attestazioni del termine, bisogna tornare indietro all’anno 2006, quando si registra lo scontro tra Grido, l’allora frontman dei Gemelli Diversi, e Fabri Fibra, appena reduce dal successo del tormentone “Applausi per Fibra”. Inoltre, quando si parla di dissing non si può non far riferimento al verbo ad esso correlato, di tipo transitivo, cioè dissare che, a partire dai primi anni 2000, entra a far parte del gergo della musica rap italiana come adattamento del verbo inglese to dis/to diss a cui è stata aggiunta la desinenza italiana -are, con il consequenziale raddoppiamento della consonante, laddove necessario. Frutto dell’accorciamento del verbo informale to disrespect, dis ne mantiene il significato di “parlare senza rispetto o criticare qualcuno o qualcosa”. Nell’italiano contemporaneo tale parola ha avuto una duplice funzione semantica. Sebbene, infatti, nasca come gergalismo dei rapper, quindi con il significato ristretto di “insultare qualcuno o qualcosa”, attraverso il testo di una canzone, è negli ultimi anni che il verbo dissare pare aver esteso il proprio dominio di utilizzo in altri ambiti, diventando sinonimo di “insultare, beffare, denigrare e screditare qualcosa o qualcuno”, indipendentemente dall’appartenenza all’universo rap e, dunque, non più esclusivamente attraverso il testo di una canzone.
No Comments